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Trento, 9 agosto 2004
DEVOLUTION, DALLA PROVINCIA INTERPRETAZIONE CON SVISTA
La correzione di Boato: Consiglio provinciale a rischio nel 2011
di Marco Boato
da l'Adige di lunedì 9 agosto 2004

«Quello preparato dal dirigente della Provincia Gianfranco Postal è un ottimo testo, contiene però una svista clamorosa: il rischio di scioglimento per la contemporanea elezione con il Senato federale riguarda il Consiglio provinciale in carica nel 2011, non quello del 2006».

Marco Boato (Verdi) smentisce con vigore l´interpretazione offerta dalla Provincia nel testo sulla valutazione dell´impatto sulle autonomie locali del disegno di legge sulla devolution, a sostegno della tesi di Gigi Olivieri. Tesi che segnalava il pericolo di vedere decaduto tra due anni il Consiglio provinciale.

Boato spiega che il disegno di legge prevede che le prime elezioni del Senato federale, successive all´entrata in vigore della legge, abbiano luogo contestualmente alla Camera (dunque nel 2006) e che i senatori rimangano in carica per 5 anni. Alla scadenza dei 5 anni (nel 2011) si terranno nuove elezioni che avranno luogo contestualmente ai consigli regionali (o provinciali nel caso di Trento e Bolzano). «Dunque - afferma l´onorevole dei Verdi - solo a partire dal secondo periodo, non certo dal primo».

«E poi - continua - nel dibattito parlamentare nessuno si è mai sognato di parlarne, segno che questo pericolo non c´è». In ogni caso Boato afferma tutta la sua contrarietà al testo di legge presentato e sostenuto dal centrodestra e contemporaneamente plaude alle proposte emendative della Provincia. «La lettera che il presidente Dellai ha inviato a tutta la delegazione parlamentare trentina contiene una serie di punti pienamente condivisibili.

Solamente la proposta che le norme di coordinamento sull´elezione del Senato possano essere stabilite con norme d´attuazione mi pare istituzionalmente poco corretta. Capisco, comunque, si tratti di un tentativo di riportare la questione nell´ambito statutario».I

  Marco Boato

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